Dover

DoverSe provate a raggiungere l'Inghilterra via mare, sarete allietati dagli incredibili colori delle scogliere di Dover, famose in tutto il mondo. Situata nella costa meridionale inglese, sul Canale della Manica, l'omonima città di Dover ha assunto un importante ruolo nella storia dell'Inghilterra e nel suo sviluppo costiero.

Il Canale della Manica (in Dover, il punto più stretto) è tra le corsie di navigazione più affollate del mondo. A Dover, i traghetti che attraversano lo stretto devono negoziare il flusso costante di traffico, tanto che l'organismo di controllo preposto assegna appositi schemi guida di transito da e per il continente europeo. Il sistema è controllato dalla guardia costiera e marittima.

La località era già conosciuta sotto l'Impero Romano, che ne utilizzarono la baia sviluppandovi un porto e costruendovi un forte in pietra a sua protezione. Nel V secolo i Sassoni vi fondarono un altro insediamento. La città si sviluppò notevolmente intorno al IX secolo, tanto che venne istituita anche una zecca reale e creata una rete di insediamenti fortificati.

Nel Medioevo la città divenne ancora più importante, le venne affidata la protezione degli approvvigionamenti destinati al regno, che in quel periodo non aveva una sua flotta. Nel 1861 il porto fu collegato da una ferrovia direttamente alla capitale Londra. La famosa Golden Arrow (Freccia d'Oro) era un servizio ferroviario di lusso del primo Novecento, che integrava il servizio di traghetto collegando Londra con Dover e poi con il traghetto a Calais per la Francia, tramite la corrispondente Flèche d'Or di Chemin de Fer du Nord e poi SNCF, arrivando fino a Parigi. Grazie a questi collegamenti ed ad altri più economici, l'Inghilterra incominciò ad sviluppare un vero e proprio boom turistico.

Le attrazioni turistiche di Dover sono diverse, una visita in giornata è più che sufficiente, tuttavia la città merita di essere vissuta anche per i suoi dintorni e la sua atmosfera in generale. Non mancate innanzi tutto di visitare il guardiano estremo dell'intera nazione, il Dover Castle: posto in cima alle scogliere, ha resistito nel tempo alla storia movimentata dell'intero paese. Le sue origini sono probabilmente anglo-sassoni, ma fu Guglielmo il Conquistatore che vi apportò delle migliorie interessanti. I lavori iniziarono nella seconda parte del XII secolo con l’edificazione della Grande Torre, la più grande dell’Inghilterra. Durante la seconda guerra mondiale le gallerie sotterranee furono trasformate in un ospedale.

La visita alla Roman Painted House consente di fare un tuffo nel passato, indietro fino al 200 a.C. Sono ancora visibili cinque stanze e un corridoio stretto, dipinti sui muri con temi legati al Dio Bacco e altri magnifici resti del periodo romano.

Con il Grand Shaft si ritorna indietro ai tempi delle guerre napoleoniche: una trincea di collegamento costruita per i soldati di forti e caserme della Western Heights. Queste ultime altro non sono che un insieme di fortificazioni, tra le più imponenti del Regno Unito. Comprendono una serie di forti, punti di forza e fossati, progettati per proteggere il paese dall'invasione. Sono stati creati per aumentare le difese esistenti e proteggere il porto di Dover, punto chiave e strategico via mare e via terra. L'intera rete difensiva consisteva in due forti distaccati, collegati da quattro chilometri di fossati e caserme. Durante la prima guerra mondiale, con i bombardamenti aerei e nuovi metodi più moderni, la struttura divenne obsoleta.

A circondare la città, alla sua destra e alla sua sinistra, troviamo le bianche scogliere di Dover, alte fino ad oltre 100 metri e parte forse più suggestiva dell'intero territorio. É possibile vederle anche dalla Francia, nelle chiare giornate, vista la minima distanza (soli 33 km) in quel tratto dello stretto. Le scogliere sono composte in particolare da bianco calcaree a grana fine. Problemi di costante erosione hanno portato l'amministrazione ad organizzare le visite limitandone il percorso.

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